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Il silenzio, nutrimento per il nostro cervello

  • trainingliberament
  • 7 nov 2018
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 19 apr 2019

"Il silenzio è una cosa che ci viene dal cuore, non da qualcuno o qualcosa di esterno: se siamo davvero silenziosi possiamo goderci il silenzio in qualunque situazione ci troviamo." Tich Nath Han



Il silenzio inteso come l'assenza di stimoli uditivi da un lato ( rumori) e dall'altro come l'assenza di conversazioni interiori è una condizione che si impara con la pratica. Ci sono momenti in cui ci sembra di stare in silenzio, ma dentro di noi ha luogo un discorso senza fine, quello non è silenzio: potremmo allora indicare il silenzio come imperturbabilità d'animo in cui non c'è conversazione interiore.



UNA CULLA PER L' ATTIVITÀ' NEURONALE


Al di là dell’effetto che tutto questo rumore ha sul nostro stato emotivo, la scienza ha dimostrato che ci sono conseguenze anche per il cervello. Secondo uno studio condotto da Joe Tsien, dell’Università di Augusta, in Georgia (Stati Uniti), ha verificato sperimentalmente una sua ipotesi secondo cui una parte dell’informazione viene codificata dalla lunghezza dei “silenzi” che separano i potenziali d’azione, chiamati intervalli interpotenziali. Questo a significare che ci sono processi cerebrali che si possono portare a termine solo in silenzio.


Recentemente Tsien e colleghi hanno proposto la teoria dell'auto-informazione neurale: in pratica la teoria prevede che il “silenzio” tra due potenziali d’azione sia tanto più carico d’informazione,

cioè più significativo, quanto più la sua durata si discosta dalla storia di variabilità dell’attività del neurone. Per alcune popolazioni di neuroni la codifica delle informazioni non si basa solo sugli impulsi elettrici che li attraversano, ma anche sugli intervalli di "silenzio" tra impulsi successivi.

Fino a qualche tempo fa, si pensava che i neuroni non fossero in grado di rigenerarsi. Tuttavia, con lo sviluppo della neurogenesi, si è capito che non è così. Non è ancora molto chiaro cosa favorisca esattamente la rigenerazione neuronale e cerebrale, ma alcuni indizi suggeriscono proprio che possa essere il silenzio.

Secondo un altro studio, questa volta condotto in Germania dal  Research Center for Regenerative Therapies Dresden, è stata riscontrata una crescita significativa del numero di cellule dell’ippocampo, quella regione del cervello che regola le emozioni, la memoria e l’apprendimento, proprio a seguito di lunghi periodi di silenzio.

Gli esperti hanno constatato che le nuove cellule nervose si integravano progressivamente con il sistema nervoso centrale e poi si specializzavano in funzioni diverse.

Orbene, il nostro cervello non riposa mai, nemmeno durante lo stato di calma che ci accompagna quando siamo completamente rilassati o addormentati ma: quando il corpo riposa, cominciano a svilupparsi altri processi che completano quelli che si attivano quando siamo svegli.

Si verifica una sorta di depurazione neuronale, per analogia lo stesso succede durante le scariche autogene nella pratica del Training Autogeno quando lo scarto neuronale si esprime attraverso il corpo. Una depurazione che avviene non solo a livello fisico ma anche emotivo: la generazione del silenzio interiore ristruttura la nostra psiche.


 
 
 

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